Per lungo tempo il cervello di un adulto è stato considerato un organo con funzionalità per lo più fisse e rigide. Recenti ricerche scientifiche tuttavia mostrano esattamente il contrario. Esse non solo dimostrano qualcosa che i buddisti hanno sempre saputo, ma illustrano il motivo per cui la Psicoterapia “funziona”.
Molte delle nostre “debolezze”, sentite e viste attraverso le nostre emozioni, i nostri comportamenti, le nostre idee e i nostri pensieri, possono trasformarsi in una ricchezza per la nostra vita interiore e una risorsa nel rapporto con gli altri grazie al percorso terapeutico. Questo può dunque essere visto non solo come soluzione di patologie, ma anche come prevenzione e promozione attiva del nostro benessere.
In altre parole, un’integrazione a livello cerebrale può portare come risultato un alto indice di qualità di vita.
Una delle più affascinanti aree di ricerca in Neurobiologia è quella riferita alla “plasticità neurale”, ovvero alla capacità del cervello di creare nuove configurazioni delle sinapsi, delle cellule nervose o di intere aree del cervello per adattarsi alle necessità. Un esempio sorprendente è il processo di imparare a suonare uno strumento musicale. L’esercizio e addirittura anche il solo immaginare di suonare per un certo periodo di tempo attiva i circuiti neuronali coinvolti producendo cambiamenti fisiologici.
In modo analogo, anche la psicoterapia può produrre tali effetti, mirati alle esigenze individuali e favoriti dalla relazione autentica col terapeuta. Insieme, paziente e terapeuta co-costruiscono l’esperienza di parti mancanti, mai ottenute o erroneamente acquisite. Ahimè siamo esposti a una grossa quantità di informazioni, che se in parte potrebbero essere positive, a volte sono anche dannose. Abbiamo quindi bisogno di orientare la nostra attenzione e di vivere nel presente, liberandoci dal giudizio continuo che esprimiamo su qualsiasi nostra azione e che ci fa sentire sopraffatti.
La capacità di integrazione cerebrale viene ottenuta grazie all’esercizio, alla relazione autentica e alle esperienze positive che permettono di comprendere la propria mente e quella altrui. In altre parole, la capacità di insight e di empatia verso gli altri risulta essere la chiave per una migliore qualità di vita.
Il nostro cervello è "plastico”, i suoi cambiamenti non avvengono solo durante l’adolescenza, ma lungo l’intero arco della nostra vita. Questo rappresenta una grossa speranza per l’essere umano, ma dipende da noi fare scelte responsabili, allineate il più possibile con quello che realmente siamo.
Per approfondimenti:
- Barsaglini, A., Sartori, G., Benetti, S., Pettersson-Yeo, W., & Mechelli, A. (2014). The effects of psychotherapy on brain function: a systematic and critical review. Progress in Neurobiology, 114, 1–14
- Siegel, D.J. (2011). The proven benefits of mindfulness. In B. Boyce & Shambhala Sun (Eds.), The Mindfulness Revolution: Leading Psychologists, Scientists, Artists, and Meditation teachers on the Power of Mindfulness in Daily Life (pp. 136-139). New York: Random House Publications, Inc
- Siegel, D.J. (2013). Brainstorm: The power and purpose of the teenage brain. New York: Penguin Putnam.
- Hyde, K. L., Lerch, J., Norton, A., Forgeard, M., Winner, E., Evans, A. C. and Schlaug, G. (2009), The Effects of Musical Training on Structural Brain Development. Annals of the New York Academy of Sciences, 1169: 182–186.
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